La regola generale è che un forfettario deve sempre a fatturare tutti i compensi che derivano dallo svolgimento della sua attività. Quindi se la prestazione è la medesima per la quale si è aperta la partita IVA, non è mai possibile ricorrere "alla prestazione con ritenuta d'acconto" o per dirla meglio alla prestazione occasionale, ma si deve necessariamente emettere fattura.
Se invece la prestazione è diversa dell'attività esercitata con la partita IVA ? Possiamo distinguere due casi:
Attività occasionale in ambito diverso dall’attività effettuata con partita IVA
Pensiamo a un geometra che oltre alla sua attività professionale abituale ha effettuato una consulenza informatica.
Per l’Amministrazione finanziaria in situazioni come questa, quando vi è netta diversità rispetto all’attività abituale, si rimane fuori dal campo di applicazione della partita IVA
Quindi, possiamo dire che quando un’attività occasionale è svolta in ambito diverso dall’attività abituale non vi sono obblighi di fatturare questa operazione. Da un punto di vista operativo è sufficiente rilasciare una “semplice” ricevuta per lavoro autonomo occasionale.
Questo in quanto l’attività professionale di geometra e quella occasionale di consulente informatico appartengono ad ambiti completamente diversi tra loro. Per questo motivo è possibile, per un professionista con partita IVA, emettere una ricevuta per prestazione di lavoro autonomo occasionale. Naturalmente, tutto questo è possibile se l’attività svolta è davvero “occasionale“, quindi non ripetitiva nel tempo altrimenti si dovrebbe aggiungere alla propria partita IVA anche il codice ATECO relativo a questa secondo tipo di attività e emettere sempre la fattura
Attività occasionale svolta nello stesso ambito dell’attività
Ipotizziamo invece il programmatore che, saltuariamente, che saltuariamente tiene corsi di informatica.
In questo caso, l’attività esercitata occasionalmente può essere considerata come una estensione della sua attività principale.
In questo caso, anche se l'attività viene esercitata saltuariamente si rientra nel campo di applicazione della partita IVA. Quindi, in questi casi, infatti, più che di prestazione occasionale, è una "variazione" rispetto alla attività normale.
In questo caso quindi la partita IVA "attrae" anche questo tipo di attività saltuaria e bisogna quindi emettere la fattura